Francesco Cusa, batterista e compositore, ha suonato, tra gli altri, con: Paolo Fresu, Tino Tracanna, Attilio Zanchi, Marco Micheli, Bruno Tommaso, Larry Smith, Walter Schmocker, Lauro Rossi, Gianni Gebbia, Fabrizio Puglisi, Stefano De Bonis, Guglielmo Pagnozzi, Domenico Caliri, Luigi Mosso, Edoardo Marraffa, Cristina Zavalloni, Lelio Giannetto, Alberto Capelli, Riccardo Pittau, Mirko Sabatini , Jay Rodriguez, Butch Morris, Tim Berne, Kenny Wheeler e Steve Lacy.
Nato a Roma nel 1970. Nel '76 ha cominciato a studiare il pianoforte ma ha smesso subito. Qualche anno più tardi, nel 1986, ha iniziato a suonare la batteria, passione enorme, fino al 1994 anno in cui ha scelto definitivamente il contrabbasso. Ha sviluppato il suo linguaggio musicale suonando con Stefano Maltese, Gioconda Cilio e Antonio Moncada. Ha lavorato nei più svariati organici, dalle grandi orchestre alle piccole formazioni. Ha tenuto concerti per l'ISMA (Istituto Siciliano di Musica Antica), suonando musiche di Bach, Vivaldi, Cafaro. I musicisti con i quali ha suonato sono molti ma vanno citati almeno i gruppi e l'orchestra di Claudio Giglio, Roy Paci & Aretuska, Amato Jazz Trio, Qbeta, Sciroccu, Mau Mau, Giorgio Conte, Igor Sciavolino Mingus Changes, Intillimani, Voci Atroci, Michel Godard, Gnawa di Casablanca, Yves Robert, Devics, Macaco, Domenico Caliri, Francesco Branciamore, Zu, Fabrizio Puglisi, Guglielmo Pagnozzi, Francesco Cusa, B'Net Houryat di Marrakech, Vinicio Capossela, Cristina Zavalloni, Montefiori Cocktail, Kinkoba, Maurizio Martuscello, Banda Ionica, Arthur H, Ermanno "Joe" Giovanardi. Oltre che in Italia ha suonato in Ungheria, Spagna, Olanda, USA, Francia, Belgio, Croazia, Bosnia, Slovenia, Norvegia, Danimarca, Svezia, Germania, Svizzera, Austria, Macedonia.
Di famiglia catanese, nel 1991 debutta in TV scrivendo e conducendo due programmi di musica per le televisioni locali. Nel 1993 passa a Videomusic (poi divenuta MTV Italia) realizzando monografie ed interviste, quindi conducendo in due anni 310 puntate del programma Segnali di fumo insieme a Mikimix. Nell'ottobre 1995 conduce la versione televisiva (su Rai Uno) di 105 Night Express e le successive quattro stagioni su Italia 1. Nel 1996 conduce Jammin' su Italia 1. Ha al suo attivo anche due edizioni del Concerto del Primo Maggio a Roma e del premio della musica d'autore "Città di Recanati". Nel 2001 passa a MTV con programmi come Select, A Night With, Storytellers, Brand:New. Dal 2006 per tre stagioni ha condotto su LA7 il programma dedicato al cinema indipendente italiano La 25a ora - Il cinema espanso. È la protagonista, su Virgin Radio Italia, di Music History, programma nel quale racconta la storia del rock e la genesi dei brani più significativi. Dal dicembre 2007 ha condotto per due stagioni Scalo 76 su Rai 2, programma dove si occupava di musica e cinema.
Diplomato all'Accademia d'Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, si perfeziona con workshops di recitazione, di voce e scrittura in Italia e all'estero. Recentemente in tv come coprotagonista degli spot di Italo e nella terza serie di Una grande famiglia su Raiuno, Francesco Foti ha all'attivo molto Teatro, dagli autori classici (Pirandello, Shakespeare, Checov) ai contemporanei (Albee, Camus), ha lavorato nel Cinema con Giuseppe Tornatore, Roberto Faenza e Giuseppe Piccioni (tra gli altri) ed è un volto noto della Televisione, dove alterna felicemente ruoli comici e drammatici ("Raccontami"; "Il capo dei capi"; "All Stars"; "Squadra Antimafia 3"; "Tutta la musica del cuore"; "Un medico in famiglia 8"). Ha lavorato in Radio (con Francesco Salvi e Paolo Villaggio, tra gli altri) e nel Cabaret (anche con i Cavalli Marci). Il terzo spettacolo da lui scritto, diretto e interpretato, "Niuiòrc Niuiòrc" (attualmente in tour per l'Italia) è reduce da una serie di date a New York nell'ambito del festival di teatro italiano In Scena! "Tiger boy", cortometraggio in cui figura come attore protagonista, rientrava nella ristretta rosa dei 10 corti selezionati per l'Oscar 2014. "Venti Fotici" è un esperimento teatral-musicale in cui il pubblico è spettatore, complice e artefice della scaletta della serata, sempre diversa.
Ha pubblicato quattro album, un 45 giri e il libro "Sicilia ieri e oggi", una storia inusuale dell'Isola vista attraverso testi, musiche, immagini e racconti, tradotto quest'anno in lingua tedesca e diffuso dalla Società Italiana "Dante Alighieri" in Germania. Le sue molteplici composizioni sono state eseguite in Italia e all'estero e illustri interpreti, tra cui il tenore Giuseppe Di Stefano, hanno cantato le sue canzoni. Ha tenuto concerti per le reti Rat ed ha composto dei brani strumentali che hanno fatto parte delle colonne sonore di diverse trasmissioni televisive e dei film "Nerolio" e "II macellaio", per la regia di Aurelio Grimaldi. Ha collaborato per diversi anni col pittore-poeta Salvatore Fiume di cui ha musicato delle poesie d'amore. Nel '96 ha conosciuto la poetessa Alda Merini e da questo incontro è nato un sodalizio artistico che si è concretizzato in una rappresentazione teatrale molto delicata e intensa, "Canto alla luna".
Pili is a French pianist and singer songwriter, who was born into a family of musicians and is currently living in The Netherlands.Inspired by the music of Erik Satie, Yann Tiersen, Tori Amos or William Sheller, Pili writes in both English and French. She reveals her universe of cascading melodies and sensitive lyrics, in an atmosphere of intimacy and luminescence.
Uno di quei rari musicisti che mostra la sua individualità dopo tre o quattro note. Nonostante la sua giovanissima età, il venticinquenne olandese Ben van Gelder è oggi uno dei più ricercati strumentisti della scena newyorkese. Nato e cresciuto in Olanda, dove ha intrapreso i primi studi musicali, Ben si è trasferito oltreoceano nel 2006 per frequentare la New School University di New York, dove ha studiato con Lee Konitz e Mark Turner. Saranno questi gli anni più proficui per la sua carriera: il suo personalissimo stile, che lo rende riconoscibile dopo poche note, gli aprirà le porte della “Jazz Gallery”, vero e proprio locale “cult” della grande mela da cui sono emerse parecchie giovani stelle del jazz. Il suo primo lavoro discografico, Frame of Reference, che fa emergere un sound lirico e vellutato - a tratti orchestrale, ma pur sempre attuale - arriverà nel 2011 e sarà molto apprezzato da pubblico e critica. Non meno entusiasta la risposta al suo secondo progetto, Reprise, che arriverà due anni più tardi e coinvolgerà, tra gli altri, Ben Street e Mark Turner. Nel corso degli anni Ben van Gelder si esibito con artisti del calibro di David Binney, Nasheet Waits, John Escreet, Ambrose Akinmusire.
Inizia lo studio della danza a otto anni presso la scuola Farco-Morra di Torino. Vincitrice di numerosi concorsi‚ intraprende la carriera di danzatrice professionista con alcune compagnie europee. Nel 2000 è vincitrice di una borsa di studio che le permette di soggiornare in India per sei anni e ottenere il diploma in Bharatanatyam presso la Darpana Academy of Performing arts di Ahmedabad, perfezionandosi sotto la guida di alcuni tra i più rinomati docenti indiani. Dopo il diploma è la prima danzatrice occidentale ad essere ingaggiata dalla Compagnia di Mrinalini e Mallika Sarabhai con cui compie tournèe in tutta l’India e Singapore. Nel corso degli anni si è occupata continuativamente anche di coreografa e di didattica. Traduttrice del manuale “Comprendere il Bharatanatyam” di Mrinalini Sarabhai è laureata in Storia del Teatro e fondatrice dell'associazione e dell’omonima Compagnia di danza N.A.D i cui spettacoli sono stati presentati in Italia, Francia, Germania, Marocco e India.